Emozioni e Psiche - Il tuo psicologo a Roma Nord

Disturbo Ossessivo - Compulsivo

Disturbo Ossessivo - Compulsivo

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è un disturbo cronico e diffuso nella popolazione, colpisce sia uomini che donne, ha un esordio precoce ed emerge solitamente a partire dalla pubertà; il DOC è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni che causano un disagio significativo nella vita quotidiana della persona.

Le ossessioni sono immagini, pensieri o impulsi intrusivi che la persona percepisce come disturbanti, incontrollabili e impossibili da reprimere e provocano disagio, emozioni di paura, senso di colpa e disgusto.

Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (controllare, lavare, fare ordine, pulire, toccare, etc) o azioni mentali (ripetere numeri, formule, contare, etc) che la persona ha bisogno di compiere per contenere momentaneamente il disagio e le sensazioni provocate dai pensieri e dagli impulsi ossessivi, che il soggetto percepisce come eccessivi e bizzarri.

Le compulsioni possono impegnare tanto tempo e diventare molto debilitanti per la persona in quanto sente di non averne il controllo e di esserne schiavo.

Sintomi e Caratteristiche

Il contenuto delle ossessioni può variare da persona a persona 

Contaminazione: le ossessioni e le compulsioni sono connesse a possibili contagi o contaminazioni con sporcizia, urine, feci, sangue, siringhe, sostanze chimiche o dannose. Se la persona entra in contatto con tali sostanze mette in atto una serie di compulsioni di pulizia, lavaggio e disinfezione allo scopo di neutralizzare i germi e tranquillizzarsi rispetto alla possibilità di contagio. A volte le sensazioni di sporco e i conseguenti rituali compulsivi vengono indotti anche da pensieri immorali o da ricordi senza che la persona abbia avuto alcun contatto con agenti contaminanti.

Controllo: le ossessioni e le compulsioni implicano controlli ripetuti e prolungati volti a prevenire disgrazie o incidenti. La persona che è affetta da tali ossessioni sente la necessità di assicurarsi di aver fatto tutti il possibile per prevenire un danno o qualunque possibile catastrofe o per tranquillizzarsi riguardo al dubbio ossessivo di aver fatto qualcosa di male; a tal fine mette la persona tende a mettere in atto continui comportamenti di controllo (controllare di aver chiuso le finestre, il gas, la macchina, l’acqua, le luci, controllare di non aver perso qualcosa, etc.)

Superstizione: la persona è sopraffatta e dominata da regole secondo le quali deve fare o non fare qualcosa e violare le regole potrebbe essere determinante rispetto all’esito degli eventi o l’accadimento di qualcosa di terribili per sé e per gli altri. L’ipotetica sciagura può essere scongiurata solo mettendo in atto dei comportamenti compulsivi che servirebbero a contrastare il verificarsi della disgrazia.

Ordine e Simmetria: le ossessioni e le compulsioni sono connesse al senso di disagio e sgradevolezza procurato dalla mancanza di ordine. La persona non riesce a tollerare che gli oggetti intorno a sé siano posti in modo asimmetrico o disordinato poiché questo gli procura un senso di illogicità e armonia; tutto deve quindi risultare perfettamente simmetrico, allineato e ordinato secondo una sequenza logica e quando percepisce qualcosa in disordine trascorre ore a riporre a e riordinare oggetti fino al momento in cui non avverte le sensazioni di tranquillità e soddisfazione.

Ossessioni pure: la persona vive pensieri o immagini intrusive relativa a scena in cui vede se stesso intento in comportamenti inaccettabili e indesiderati come aggredire, tradire il partner, offendere, avere rapporti omosessuali, bestemmiare etc.; in tale caso, la persona ha soltanto pensieri ossessivi e non presenta né rituali, né compulsione, tuttavia vivono tali pensieri come estranei, intrusivi e indesiderati e per tranquillizzarsi si sforzano per contrastare i pensieri sgraditi.


Il trattamento del Disturbo Ossessivo – Compulsivo

I trattamenti di elezione per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo sono la psicoterapia e la farmacoterapia.

La psicoterapia mira a lavorare sui processi di pensiero disfunzionali come l’eccessivo senso di responsabilità, la sensazione di non poter controllare l’ansia o i propri pensieri e l’eccessiva importanza attribuita ad essi. La persona viene aiutata e supportata ad entrare in contatto con lo stimolo ansiogeno imparando a sostenere e ad affrontare le sensazioni sgradevoli che si generano e a tollerarle, senza necessariamente evitarle.

La farmacoterapia prevede solitamente la somministrazione di antidepressivi e deve essere necessariamente affiancata dalla psicoterapia, poiché è stato dimostrato come la sola somministrazione farmacologica risulti poco efficace nella riduzione della sintomatologia a lungo termine.